Archivio - Mar 2010

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Diabete: qualità dell’informazione al paziente scritta dall’industria

L’informazione scritta al paziente è un ampio settore dell’informazione sanitaria che va dal foglietto informativo contenuto nella confezione dei medicinali al materiale spontaneamente preparato dal singolo medico per il paziente...di COSTA E, LEONARDI L, QUAGLIO A, PRONTERA M, VAONA A, SARTORI V

 

Non solo corpi, ma anime, menti e diritti giuridici: la complessità olistica in ambulatorio

Per esperienza, ogni medico sa che le luci rosse accese nel cervello non sbagliano quasi mai. A volte si può essere eccessivamente sensibili, perché si è da poco rimasti scottati, ma nella maggior parte dei casi le luci rosse non mentono. Si tratta di un meccanismo legato all’expertise, definita come la saggezza prodotta dagli errori cellulari: un esperto è, secondo Niels Bohr, “uno che ha commesso tutti gli errori possibili, in un campo ristretto”... di FRANCESCO BENINCASA

Il caffè: da grande imputato a “santo subito”

Ulteriori buone notizie per gli amanti del caffè: dati ossevazionali presentati alla EPI|PNAM 2010, la Cardiovascular Disease Epidemiology and Prevention and Nutrition, Physical Activity, and Metabolism 2010 Conference, suggeriscono che il caffè...

Dalla diagnosi al sintomo?

Vi ricordate quel bel libretto del 1995 di Elmer DeGowin,con tutte le illustrazioni fatte a mano dall'autore? Si chiamava Segni e sintomi: guida alla diagnosi ed era una miniera di informazioni tipicamente anglosassone nella sua impostazione, una meraviglia...di FRANCESCO BENINCASA

“Il mio studio non è un supermarket!”: grido accorato, ma spesso, silenzioso

Mi capita più spesso di quanto vorrei (e penso capiti anche i miei colleghi) che un paziente si presenti da me con una richiesta terapeutica già strutturata nella sua mente, fino addirittura, a concretizzarsi nel nome commerciale del farmaco che vuole prescritto. La fonte del suo supposto sapere è, il più delle volte, Internet, altre volte, amici e conoscenti... di SIMONETTA PAGLIANI

La lunga mano della guerra

Gli abitanti della striscia di Gaza e, in particolare nei campi profughi, oltre alle abituali precarie condizioni di vita devono ora frontaggiare anche il rischio di venire in contatto per via cutanea, respiratoria e attraverso gli alimenti con sostanze in grado di provocare leucemie, infertilità e teratogenesi. Secondo uno studio condotto con spettrometria di massa dal New Weapons Research Group (Nwrc), infatti, i bombardamenti israeliani a Gaza del 2006 e del 2009 hanno lasciato sul terreno concentrazioni superiori alla media attesa di tungsteno, mercurio, molibdeno, cadmio e cobalto.

Extracomunitari untori? Confronto tra le patologie riscontrate nell’ambulatorio del Naga e della medicina generale di Monza

In Africa, o in alcune nazioni povere dell'estremo oriente, c'è la malaria, c'è più tubercolosi che in Italia, c'è più AIDS, ci sono molte malattie parassitarie, alcune delle quali molto aggressive: è possibile che gli extracomunitari portino in Italia queste malattie diverse dalle quelle occidentali e trasmetterle alla popolazione residente? di MEREGALLI G, DALLA VALLE S, BAIOCCHI C

Scacciare Dio dalla mente (con gli psicofarmaci)

Il mio "c'era una volta" incomincia da un un bar del centro della mia città, una comunità del Sud d'Italia di circa 100.000 abitanti dove quindi capita di conoscersi abbastanza... di RAFFAELE GIANCANE e SIMONETTA PAGLIANI